EVENTI
Sogno di una notte di Mezza Estate - di William Shakespeare
Master di perfezionamento dell’Accademia Padiglione Ludwig
con (in ordine alfabetico):
Giorgio Bormolini, Linda Calisi, Angela Di Domenico, Matteo D’Incoronato, Elisa Mondo, Clara Morlino, Massimiliano Nicodemo, Valentina Orti, Alma Poli, Stefano Pucci
Regia Francesca Macrì e Andrea Trapani | Biancofango
Luci Massimiliano Chinelli
Un sogno è una proiezione, una constatazione, un avvertimento, un desiderio non comunicabile, non dicibile, non pronunciabile. È un’azione così potente da aver bisogno d’essere interrotta. È il luogo in cui l’immaginario gioca la sua partita più bella, ma più di ogni altra cosa è un profondo dialogo con se stessi. Sognare è una libertà che appartiene a tutti ed è per questo, forse, che contiene in sé la possibilità della rivoluzione.
Il sogno shakespeariano è una commedia, ma la narrazione che si snoda al suo interno è capace di raccontare il nero dell’esistenza e di spalancare la domanda dell’uomo: noi chi siamo e da chi è governata la nostra esistenza?
Così prima Teseo e Ippolita, ma poi anche gli attori e gli innamorati, questa grande bottega di uomini di estrazione sociale diversa, ci vengono mostrati nell’affaccendamento della vita: rincorrono desideri, tentano di esaudire sogni piccoli e grandi, sono generatori di conflitti e soprattutto traboccano di emozioni.
In ogni spazio bianco tra le righe del testo, Shakespeare sembra ricordarci che l’uomo – dunque noi – non è nient’altro che un burattino nelle mani di chissà chi e a nulla serve agitarsi, urlare, strepitare.
Non bastano le fate, gli elfi e le magie del bosco ad allontanare questa commedia dalla vita.
D’altronde all’uomo si può togliere tutto, tranne le emozioni.
E forse questa è la vera rivoluzione.