Autore: padiglioneludwig
Marcello Cotugno
Marcello Cotugno regista, autore, filmmaker, attore, docente.
Si forma all’Accademia di Napoli diretta da Guglielmo Guidi, al Teatro di Roma con Mario Martone e, alla Biennale di Venezia, agli Atelier di regia di Eimuntas Nekrosius e di drammaturgia di Neil LaBute.
È stato aiuto regista di Luigi Squarzina, Gabriele Lavia, Ricky Tognazzi e Sergio Castellitto.
Dal 1996 a oggi ha diretto a teatro oltre 70 spettacoli, tra cui Perversioni sessuali a Chicago di David Mamet, prodotto da Fascino, Anatomia della morte di… (vincitore del premio “7 spettacoli per un teatro italiano per il 2000” e rappresentato al Teatro Argentina di Roma), prodotto da Teatro di Roma e Beat72, Niente e nessuno di Letizia Russo, prodotto da PAV e Beat72, Bash di Neil LaBute prodotto da Benevento Città Spettacolo, Fox&Gould e Beat72, Boys Gerts Girl di Rebecca Gilmann, Closer di Patrick Marber prodotto da Beat72. La forma delle cose di Neil LaBute prodotto dal Teatro.Eliseo e compagnia Lavia, Some Girl(s) di Neil LaBute, prodotto dal Teatro Bellini, Due vecchiette vanno al Nord di Pierre Notte, prodotto da Face a Face, Italiani si nasce… di Tullio Solenghi e Maurizio Micheli, prodotto da L a Contrada, Novantadue – Falcone e Borsellino vent’anni dopo di Claudio Fava, prodotto da BAM Teatro, Regalo di Natale, tratto dal film di Pupi Avati e adattato per il teatro da Sergio Pierattini, prodotto da La Pirandelliana.
Nel 2018 dirige Un autunno di fuoco di Eric Coble prodotto da La Contrada, che ha debuttato al Festival di Borgio Verezzi 2018.
Nel 2018 dirige Leni, il trionfo della bellezza di Irene Alison che ha debuttato al Napoli Teatro Festival, Sezione SportOpera.
Nel 2019 dirige Non chiamateli briganti di Paolo De Vita e Mimmo Mancini, prodotto dalla Compagnia del Sole e dal Comune di Bitonto, che ha debuttato a Beirut al Teatro Al Madina ad ottobre 2019 nell’ambito del 2° Festival Internazionale di Teatro Europeo di Beirut. Nel 2019 collabora con Tullio Solenghi alla regia di Lisistrata al Teatro Greco di Siracusa, nell’ambito della stagione della Fondazione INDA. Nel 2019 dirige la residenza teatrale sul testo Peggy Pickit vede il volto di Dio di Roland Schimmelpfennig, a cura di Teatri Associati Napoli. Lo spettacolo ha debuttato a Primavera dei Teatri 2020.
Nel 2020 dirige Oh scusa dormivi di Jane Birkin prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli. Sempre nel 2020 dirige The Red Lion di Patrick Marber prodotto da La Pirandelliana e Teatri Uniti, lo spettacolo debutta in anteprima al Napoli Teatro Festival e in stagione al Piccolo di Milano.
A luglio 2021 dirige Fat Pig (La Pacchiona), di Neil LaBute, prodotto dal Teatro Stabile di Catania.
Per il cinema, è stato assistente di Sergio Castellitto e Giancarlo Planta.
Dopo il diploma in Filmmaking alla New York Film Academy nel 1999, ha diretto il cortometraggio Don’t you need. Somebody to love (menzione speciale al LAIFA 2001 a Los Angeles), il corto Fuori dal giro, co-diretto con Dario Iacobelli (vincitore al Festival di Trevignano 2001) e il corto La Tazza (premio Franco Santaniello al Napoli Film Festival 2006). Nel 2016 dirige due cortometraggi: Non è volare di Paolo De Vita e L’Incontro, scritto assieme a Philippe Tel. 3925637579 – marcellocotugno65@gmail.com – www.mcotugno.it Agenzia: Intermedia86 – Tel. 06.35344546 – info@intermedia86.com Goudard e Irene Alison, vincitori di premi a Madrid, Valencia, Buenos Aires e Fano.
Nel 2018 dirige il cortometraggio Il perdono di Dario Iacobelli con Lino Musella, Valentina Acca, Alfonso Postiglione, Gennaro Di Biase e Emilio Vacca, prodotto da Panamafilm, premiato a Cortinametraggio 2019 per il migliore attore protagonista (Lino Musella), e nella cinquina ai Globi d’Oro 2019.
Dal 2007 al 2015 è uno degli autori della serata David di Donatello per RAI1.
Dal 2015 collabora come docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dal 2009 alla Link Campus University, dal 2008 all’Accademia Padiglione Ludwig e dal 2017 all’Accademia Italiana di Musical e a La Scaletta.
Nel 2019 insegna al Master di perfezionamento per attori organizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dal Centro Barreira A+D di Valencia. Nel 2019 dirige la residenza artistica UFO a cura di Marcela Serli con la collaborazione del Teatro La Contrada di Trieste e la Scuola si alta formazione SISSA, assieme alla Compagnia Fattoria Vittadini realizzando due performance: La cena della perdita di Nick Hunt e Are You Going to Save the Children? ispirata al testo The Children di Lucy Kirkwood e a poesie del collettivo inglese Dark Mountain.
A ottobre 2019 dirige un workshop al Teatro Geymmazeh di Beirut.
Dal 2020 insegna all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in un Master di perfezionamento su Teatro Pedagogia e Didattica. Tra le sue pubblicazioni il saggio L’atroce ironia del quotidiano nella drammaturgia postmoderna americana sul Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura, A New Form of Beauty all’interno del libro Corpo Riflessione Immagine per Alpes Edizioni, la prima edizione italiana di testi di Neil LaBute, Trilogia della bellezza per Editoria&Spettacolo in collaborazione con Masolino D’Amico e Gianluca Ficca e il testo Liquido scritto in collaborazione con Irene Alison, pubblicato da Nardini editore nella collana Sottotesto, curata da Luca Cedrola.
È presidente dell’Associazione Te@troshock che si occupa di teatro-terapia
Filippo Gili
Filippo Gili
Luca De Bei
Luca De Bei
Patrick Rossi Gastaldi
Andrea Porcheddu
Marcantonio Lucidi
Stefania Masala
Stefania Masala
Andrea Pangallo
«Il training non è utile, ma è necessario che è cosa ben diversa.
Il training è necessario a chi vuole acquisire maggiore libertà, più possibilità di scelta e di sfumature.
Il training serve a chi vuole trovare nuovi sguardi e prospettive rispetto allo spazio, al tempo, al compagno e a se stesso.
Il training è il passaggio per rendere un attore vivo e presente in scena, una condizione indispensabile e spesso data per scontata.
Il training è l’unica possibilità che abbiamo per ricordarci quali sono i valori in gioco e cosa davvero conta in scena: il coraggio, la chiarezza, la precisione, la radicalità.»
– Andrea Pangallo, insegnante di Training Fisico dell’Accademia Professionale del Padiglione Ludwig.
Diplomato come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma nell’anno accademico 2000-2001.
Ha 30 anni di esperienza teatrale in qualità di attore, trainer e pedagogo teatrale.
Sono centrali nel suo percorso attoriale e nella sua pedagogia il lavoro sulle azioni fisiche, il training psicofisico ed il corpo-maschera.
Nel corso del suo percorso artistico ha lavorato ed incontrato diverse compagnie, metodologie, registi e maestri come:
- Grotowski Center, con Molik e R. Mirecka
- Fondazione Pontedera Teatro, con S. Vercelli, Giulio M. Corbelli e S. Pasiello
- Living Theater, diretto da J. Malina
- Buhne Wittenberg, diretto da F. Scarpa
- Teatro Stabile delle Marche
- Artquarium, cooperativa e compagnia di Commedia dell’Arte diretta da E. Allegri (nei ruoli di Primo e Secondo Zanni)
- Compagnia “Attori & Tecnici”
- Odin Teatret
- Rame (Compagnia Fo – Rame)
- Benvenuti e U. Chiti
- Leo Muscato
- S. Sinisterra
- Eimuntas Nekrosius
- Biomeccanica teatrale di Meyerchol’d, con G. Bogdanov e N. Karpov
- Analisi attiva del testo con A. Vasil’ev
- Mimica di Orazio Costa, con A. Niccolini e M. Giorgetti
- Metodo Michail Checov con T. de Rosa e M. Mantovani
- Lavoro sulla maschera neutra e larvale, con J. Houben
- Teatro e maschere balinesi, con I Wayan Puspayadi
- Mimo astratto corporeo, con M. Monetta
Dal 2002 collabora con diverse accademie e scuole teatrali, in Italia e all’estero, come insegnante di Recitazione, Training Attoriale, Biomeccanica Teatrale e Commedia dell’Arte.
Matteo Finamore
Matteo Finamore
Nasce a Roma il 13/12/1993 e dopo aver affrontato gli studi classici si laurea nel 2016 in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma e inizia il suo percorso teatrale come attore.
Dopo essersi diplomato come attore nel 2018 presso la scuola “Padiglione Ludwig” fonda la compagnia “Fucina zero” a Roma e si dedica alla regia studiando con la compagnia Biancofango, Luciano Colavero, Andrea Pangallo e con il supporto di Teatri di Vetro per il quale partecipa ad un progetto in qualità di dramaturg con la danzatrice Giovanna Velardi.
Dal 2019 ha frequentato la Scuola Civica di Teatro Paolo Grassi e si diploma come regista nel 2022. Dal 2021 lavora come aiuto regista di Lisa Ferlazzo Natoli e de Lacasadargilla.